Ambito XIX - News
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INFORMATIVA
LEGGE 112/2016 – DGR 1443/2017
DISPOSIZIONE IN MATERIA DI ASSISTENZA IN FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITA’ GRAVE PRIVE DI SOSTEGNO FAMILIARE – DOPO DI NOI –
ANNUALITA’ 2017
La regione Marche con Decreto del Dirigente Politiche Sociali n. 1443 del 4/12/2017 ha definito i tempi e le modalità per la presentazione delle domande di adesione al Progetto “DOPO DI NOI” da parte degli utenti con disabilità grave prive di sostegno familiare.
L’ obiettivo è quello di dare una risposta assistenziale ai soggetti in grave disabilità nel momento in cui verrà a mancare il sostegno familiare.
DESTINATARI
I destinatari sono persone con disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’ adeguato sostegno genitoriale, nonché in vista del venir meno del sostegno familiare , attraverso la progressiva presa in carico della persona gia durante l’ esistenza in vita dei genitori.
I soggetti interessati o i loro familiari o chi ne tuteli gli interessi devono trasmettere all’UMEA o al DSM territorialmente competente, per il tramite dell’Ambito Territoriale Sociale, la domanda per richiedere la valutazione multidimensionale ai fini della redazione o revisione del Progetto personalizzato, utilizzando i modelli allegati alla presente.
VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE E PROGETTO PERSONALIZZATO
L’UMEA e il DSM, in accordo con l’assistente sociale dell’ente capofila dell’ATS o del Comune di residenza, provvede a contattare gli interessati che hanno presentato domanda entro i termini; inoltre qualora sia a conoscenza di situazioni specifiche, contatta direttamente gli utenti e/o familiari per attivare la procedura di richiesta volta alla valutazione multidimensionale ed alla redazione o revisione del piano personalizzato
Nella scelta delle persone da includere nel progetto di Ambito si dovrà tenere conto del criterio della maggiore urgenza ai sensi dei commi 2 e 3 dell’art. 4 del D.M. del 23.11.2016, ovvero delle limitazioni dell’autonomia, dei sostegni che può fornirgli la famiglia, della condizione abitativa ambientale e delle condizioni economiche sue e della famiglia. Allo stesso tempo deve essere garantita la priorità d’accesso:
-alle persone con disabilità grave mancanti di entrambi i genitori, del tutto prive di risorse economiche, reddituali e patrimoniali, che non siano i trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità;
-alle persone con disabilità grave i cui genitori, per ragioni connesse in particolare all’età ovvero alla propria situazione di disabilità, non sono più nella condizione di continuare a garantire loro nel futuro prossimo il sostegno genitoriale necessario ad una vita dignitosa;
-alle persone con disabilità grave, inserite in strutture residenziali dalle caratteristiche molte lontane da quelle che riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare, come individuate all’art. 3, comma 4 del D.M. 23.11.2016
Fermo restando il criterio della maggiore urgenza e le priorità di cui sopra, in sede di concertazione sulle azioni da intraprendere, si potrà tenere conto anche delle eventuali esperienze già attive sul territorio o in fase di attuazione.
Successivamente L’UMEA o il DSM redige il Piano personalizzato ai sensi dell’art. 14 della legge 328/2000 partendo dalla valutazione dei bisogni, delle aspettative e dei desideri della persona e dall’individuazione dei supporti e sostegni, formali e informali avendo cura di coordinarli tra loro. Il Piano personalizzato contiene, inoltre, il budget di progetto che definisce quantitativamente e qualitativamente tutte le risorse professionali, umane, strumentali ed economiche che consentiranno alla persona con disabilità grave di condurre la propria vita al di fuori del nucleo familiare.
Nel caso in cui la persona sia già stata valutata e disponga di un progetto per finalità diverse da quelle di cui alla DGR n. 833/2017, la valutazione e la progettazione vanno integrate con gli interventi specifici del “Dopo di Noi”.
Nello specifico il Piano personalizzato dovrà indicare, in maniera dettagliata, la misura di cui alla lettera b) del D.M. 23.11.2016, ovvero le azioni necessarie a supportare la domiciliarità del singolo in soluzioni alloggiative messe a disposizione dalle famiglie, da enti pubblici o dal terzo settore, indicando anche eventuali azioni già in essere finanziate con altre risorse regionali o comunali.
Sebbene finanziate con altre risorse regionali o comunali, nel piano personalizzato devono essere indicate anche le azioni previste alle lettere a) e c) del D.M. 23.11.2016, in modo da fornire un quadro completo dei sostegni che vengono garantiti alla persona con disabilità.
I Piani personalizzati redatti dall’UMEA o dal DSM devono essere trasmessi all’ente capofila dell’ATS e portati al tavolo di concertazione, già appositamente costituito dall’ATS in fase di pubblicizzazione della progettazione in questione.
MODALITA’ DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI
L’ATS convoca il TAVOLO DI CONCERTAZIONE a cui partecipano UMEA, DSM, istituzioni locali (a tutti i livelli), persone con disabilità e famiglie, organizzazioni di rappresentanza dei disabili presenti sul territorio per decidere di comune accordo le azioni da intraprendere e, nei limiti delle risorse disponibili, predisporre un progetto d’ambito condiviso.
In sede di concertazione dovranno essere elaborati “Progetti comunitari”, sulla base dei Piani personalizzati e delle volontà delle persone con disabilità, i quali devono indicare sia le eventuali spese riferite agli interventi rivolti al singolo beneficiario come previsto nel budget di progetto, sia quelle riferite agli interventi che coinvolgono tutti i beneficiari che andranno a condividere la soluzione alloggiativa ovvero i costi riferiti al personale, alla gestione ed ai servizi necessari a supportare la domiciliarità.
Sempre in sede di concertazione dovranno essere individuate le soluzioni alloggiative aventi le caratteristiche di cui all’articolo 3, comma 4, lettera d) del D.M. 23.11.2016 che andranno ad ospitare le persone con disabilità coinvolte nei suddetti “progetti comunitari” e definiti gli eventuali costi relativi agli oneri di acquisto, locazione, ristrutturazione e messa in opera degli impianti e delle attrezzature necessari per il funzionamento degli alloggi, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie domotiche che possano consentire ai beneficiari di svolgere una regolare vita quotidiana.
MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
La domanda dovrà essere presentata entro il 31 marzo 2018 compilando i modelli “B” o “B1” allegati, all’Ambito Sociale Territoriale XIX Piazzale Azzolino, 18 63900 Fermo, a mano o via posta.
Vanno allegati alla domanda
1)Copia del verbale di riconoscimento della condizione di disabilità grave ( legge 104/92) rilasciato dall’INPS
2)Copia fotostatica del documento di riconoscimento
Per informazioni rivolgersi
- il proprio Comune di residenza;
- SPORTELLO INFORMA HANDICAP sede operativa ATS XIX P.le Azzolino, 18, Fermo al n. di tel. 0734/603167- 0734/603174
- Presso l’ Ambito Sociale XIX P.le Azzolino 18, Fermo
- Centro Montessori – U. O. Disabili del Comune di Fermo tel. 0734/628782
- email: ambito19@comune.fermo.it – info.acca@comune.fermo.it
- consultando I siti web:
http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Sociale/Disabilità#4863_Bandi-e-Riparti