Ambito XIX - News
Fermo, Altidona, Belmonte Piceno, Campofilone, Falerone, Francavilla D'Ete, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Monsanpietro Morico, Montappone, Monte Giberto, Monte San Pietrangeli, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado, Montegiorgio, Montegranaro, Monteleone di Fermo, Monterinaldo, Monterubbiano, Montottone, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano di Fermo, Porto San Giorgio, Rapagnano, Servigliano, Torre San Patrizio
news
Iniziare un nuovo cammino ci spaventa, ma dopo ogni passo ci rendiamo conto di quanto fosse pericoloso rimanere fermi(Roberto Benigni)
Si terrà Giovedì 21 febbraio alle ore 21 a Fermo presso l’auditorium della Chiesa S. Filippo Neri in Corso Cavour un incontro-testimonianza con il Campione Paralimpico Andrea Devicenzi, l’atleta nazionale amputato di gamba a causa di un incidente motociclistico e che oggi, ha raggiunto brillanti risultati nello sport e nella vita.
L’incontro è organizzato dalla cooperativa sociale Cooss Marche e dall’Assessorato allo Sport del Comune di Fermo in collaborazione con l’Ambito Territoriale Sociale 19, l’associazione di volontariato Volere Volare, la delegazione provinciale del Coni di Fermo e l’Istituto Alberghiero di Porto S. Elpidio.
“Svegliarsi a 17 anni in un letto di ospedale con una gamba in meno è stato molto difficile, anzi, in quei primi momenti era apparentemente impossibile immaginare una vita “normale”. Reagire è stata la scelta vincente: se ne era andata una gamba, ma non la voglia di raggiungere quegli obiettivi e quei sogni che avevo nella mia testa. Uno su tutti: riacquistare nel più breve tempo possibile la mia esistenza di ragazzo, di persona.”
Andrea attraverso le sue parole, video, immagini, condividerà la propria esperienza per incentivare giovani e adulti a scoprire e sviluppare tutte le potenzialità inespresse per permettere loro di trasformarle nel loro personale talento.
“Quei momenti mi hanno fatto capire di quanto sia fondamentale credere in se stessi ed abbattere quei muri che a volte improvvisamente ci colgono impreparati. Una prova di vita che mi ha insegnato a non mollare, ad andare oltre a ciò che in apparenza sembra irraggiungibile, finché, nel 2007, iniziato per gioco, entra una due ruote a pedale che devierà per sempre il mio percorso di vita.”
Attraverso l’esempio di Andrea l’intento è infatti anche quello di avvicinare sempre più persone disabili allo sport, far si che anche attraverso lo sport ogni esistenza diventi un modello di resilienza e superi le difficoltà che la vita stessa ci pone.
Ed è proprio questa una sfida che gli enti organizzatori hanno raccolto attraverso progetti in corso ed in via di realizzazione finalizzati a promuovere la pratica sportiva da parte di persone disabili.
L’incontro si inserisce tra le varie tappe del sesto Giro d’Italia Formativo di “Progetto 22” un progetto nel quale Andrea al mattino incontra gli studenti di oltre cinquanta istituti comprensivi e superiori ed alla sera la cittadinanza. Sono infatti 22 i VALORI che Andrea si impegna a raccontare e far vivere ai ragazzi e agli adulti che incontra: AMICIZIA, RESILIENZA, VOLONTA’, CRESCITA, PASSIONE e tanti altri.